emozioni?
no, rotture di balle.
Stasera sono particolarmente infastidita dal proliferare di alcune pagine su Facebook ( inutile negare che ormai fa parte della mia vita quotidiana, come per molte altre persone), che invitano ad unirsi a gruppi vari accomunati dal nome che inizia per "tutti quelli che..." e che finisce in qualche scipita frase stantia piena di K.
esempi: "tutti quelli che hanno versato una lacrima per amore", "tutti quelli che non si scorderanno mai una persona speciale", "tutti quelli che hanno amato qualcuno che non se ne è mai accorto". Il fondatore di qualcuno di questi gruppi, nell'ansia di mettersi subito a cercare persone dalla sua stessa profondità emotiva, ha persino buttato alle ortiche quel poco di grammatica che si ricordava dalle elementari, con risultati del tipo "x tt kuelli k conoscn 1 xsn tr ma tr grnd..."
Ma che fastidio. cioè mi da tr ma tr fastidio.
Oh, madonna, è anche contagioso!!!
Scherzi a parte, da un lato mi infastidisce la banalità di queste cose, ma dall'altro mi preoccupa quasi la necessità che spinge le persone ( adolescenti in preda alla danza ormonale, spero almeno) a cercare contatto con i propri simili attraverso lo sbandierare emozioni elementari ( che distinguono cioè gli uomini dai paracarri) nella speranza ( credo) di trovare qualcun altro che la pensi uguale.
Siamo a questi punti?
Che tristezza.