martedì 25 agosto 2009

testimoni di nozze americani e matrimoni indiani

dopo più di un mese di assenza dalle scene prendo spunto per il mio ritorno sul blog da una sabato sera alternativo passato al cinema ( prima e sotto il diluvio universale poi) a vedere una gradevolissima commedia che arriva fresca fresca dagli Usa e che si chiama I LOVE YOU MAN.
la trama è piuttosto originale, ha una logica contraria a quella delle commedie che ruotano intorno al trinomio uomo-matrimonio-amici. Per una volta non è il futuro sposo a doversi staccare dal branco per diventare grande e lanciarsi nella vita matrimoniale, bensì il contrario: lo sposo, privo di branco, cerca di crearsene uno. Il film è divertente, la volgarità non è mai del tutto gratuita e gli attori sono davvero credibili. Insomma, un'ora e mezza di risate e anche, perchè no, di riflessioni sull'altro sesso: i ragazzi osservati da un punto di vista interno e, direi, decisamente credibile.
questo mi ricorda un altro film che ho visto di recente: MONSOON WEDDING, del cui dvd son rientrata in possesso da poco.
la storia principale, raccontata con vera poesia da Mira Nair ( una regista che mi piace tanto soprattutto per la fotografia bellissima), fa da fusto per tante storie collaterali, alcune romantiche e felici, altre tristi e piene di rabbia. Tutte le vicende vengono poi riunite in uno scoppiettante e coloratissimo finale. Nell'India contemporanea una famiglia borghese sta celebrando il fidanzamento della figlia e preparando l'imminente matrimonio: in un colorato e confuso bailamme c'è spazio per addii, nuovi incontri, amori a prima vista e una rabbia profonda mai sfogata. Non si può fare a meno di sentirsi invitati a questo matrimonio: la famiglia protagonista ci apre la sua casa dalla prima scena, mostrandoci non solo un'ospitalità sincera, ma anche dinamiche parentali complesse e delicate.
La colonna sonora poi è davvero curata: le musiche composte per il film sono perfette per sottolineare gli stati d'animo dove il dialogo non c'è o comunque non riuscirebbe ad avere la stessa profondità ( ragion per cui ho comprato anche il cd...).

Due matrimoni, due nazioni, due culture, due film completamente diversi.
Da guardare entrambi, magari a poche ore l'uno dall'altro.

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