domenica 13 dicembre 2009

un ripiano della scrivania mooolto pieno di roba...

... dovuto soprattutto al volume dei pacchetti dei regali. Ieri finalmente abbiamo comprato anche l'ultimo pensierino ( quello per le nonne ) e ora posso dedicarmi alla manfattura intensiva dei bigliettini regalo. Al momento la mia scrivania è piena di foglietti, disegni stampati dal pc, matite, scotch, fazzoletti usati, carte di caramelle, ricette trovate su internet tra un ricerca di disegni e l'altra...
così mentre Michael Bublé mi canta White Christmas in un orecchio con la sua bella voce calda,il mio spirito natalizio si esprime...

domenica 15 novembre 2009

Ho bisogno del calore...


...di una tua vecchia felpa da casa che profuma di bucato, della tua tazza con la tisana della buonanotte, dell'interno delle tasche del tuo cappotto, della tua voce al mio orecchio, delle tue braccia che mi stringono mentre guardo fuori dalla finestra...


giovedì 29 ottobre 2009

sleeping sun...

...che è la canzone che sto ascoltando adesso (Nightwish, n.d.F.) e che mi porta ad ardite riflessioni sul senso della vita, sull'ordine del cosmo e su che tempo farà domani.
Pensieri filosofici a parte, ripasso da queste parti perchè avrei tanto da dire, ma poche parole per esprimerlo. Non voglio banalizzare un sentimento così personale e complesso, non voglio che frasi stucchevoli e concetti preconfezionati rendano in parole quello che penso e che sento, non voglio che i miei sentimenti e le mie riflessioni diventino il testo della canzone più melensa della storia.
Chi mi conosce bene nota un certo cambiamento, una certa propensione al sorriso e alla faccia beata ( o beota?) nei momenti più impensati e il motivo è evidente... Quando certe cose accadono ( cuando menos te lo esperas, cuando màs lo necesitas...) non puoi fare a meno di lanciarti; se qualcuno ha visto "La tigre e il dragone" sa cosa intendo...
Ognuno ha i suoi motivi per essere felice,per essere distratto, ha i suoi motivi per mettersi a sorridere tra sè, per lasciarsi andare ad un sospiro mentre guarda fuori dal finestrino di un treno, per farsi venire una fitta di emozione allo stomaco, ha i suoi motivi per chiudere gli occhi e lasciare fluttuare la mente tra sogni e ricordi.

Il mio motivo è la persona che ho sempre sperato di incontrare prima o poi.

mercoledì 30 settembre 2009

probabilmente...

...questo spazio meriterebbe un aggiornamento alla luce degli ultimi accadimenti...
ma sono cose talmente belle che le sminuirei se le confinassi in quattro righe quindi mi limiterò a dire che in questo momento sono la persona più felice che conosca!

martedì 25 agosto 2009

testimoni di nozze americani e matrimoni indiani

dopo più di un mese di assenza dalle scene prendo spunto per il mio ritorno sul blog da una sabato sera alternativo passato al cinema ( prima e sotto il diluvio universale poi) a vedere una gradevolissima commedia che arriva fresca fresca dagli Usa e che si chiama I LOVE YOU MAN.
la trama è piuttosto originale, ha una logica contraria a quella delle commedie che ruotano intorno al trinomio uomo-matrimonio-amici. Per una volta non è il futuro sposo a doversi staccare dal branco per diventare grande e lanciarsi nella vita matrimoniale, bensì il contrario: lo sposo, privo di branco, cerca di crearsene uno. Il film è divertente, la volgarità non è mai del tutto gratuita e gli attori sono davvero credibili. Insomma, un'ora e mezza di risate e anche, perchè no, di riflessioni sull'altro sesso: i ragazzi osservati da un punto di vista interno e, direi, decisamente credibile.
questo mi ricorda un altro film che ho visto di recente: MONSOON WEDDING, del cui dvd son rientrata in possesso da poco.
la storia principale, raccontata con vera poesia da Mira Nair ( una regista che mi piace tanto soprattutto per la fotografia bellissima), fa da fusto per tante storie collaterali, alcune romantiche e felici, altre tristi e piene di rabbia. Tutte le vicende vengono poi riunite in uno scoppiettante e coloratissimo finale. Nell'India contemporanea una famiglia borghese sta celebrando il fidanzamento della figlia e preparando l'imminente matrimonio: in un colorato e confuso bailamme c'è spazio per addii, nuovi incontri, amori a prima vista e una rabbia profonda mai sfogata. Non si può fare a meno di sentirsi invitati a questo matrimonio: la famiglia protagonista ci apre la sua casa dalla prima scena, mostrandoci non solo un'ospitalità sincera, ma anche dinamiche parentali complesse e delicate.
La colonna sonora poi è davvero curata: le musiche composte per il film sono perfette per sottolineare gli stati d'animo dove il dialogo non c'è o comunque non riuscirebbe ad avere la stessa profondità ( ragion per cui ho comprato anche il cd...).

Due matrimoni, due nazioni, due culture, due film completamente diversi.
Da guardare entrambi, magari a poche ore l'uno dall'altro.

lunedì 13 luglio 2009

un mese

dal mio ultimo post.
ne sono successe di cose, ma non so se vale la pena sbatterle in questo angusto spazietto.
più sto sul web e più scopro il gusto di parlare alle persone amiche delle cose che mi succedono e che mi interessano.
comunque, giusto per fare un bilancio ad un mese dal post:
- ho lasciato per dere un lavoro che si è rivelato una presa per il (_!_) .
- ho rivisto un amico d'infanzia che non vedevo da 6 mesi causa distanza geografica e mi ha fatto un piacere enorme stare con lui.
- ho visto un'amica diventare dottoressa magistrale.
- ho scoperto che per quanto mi impegni ad essere socievole certe persone non fanno proprio per me.
- ho saltato, mi sono commossa, mi sono fatta pestare i piedi a sangue e ho distribuito gomitate come fossero biscotti al concerto dei Negrita.
- ho deciso che so cucinare la paella.
- ho scelto di scegliere sempre.
- mi sono sbagliata sul conto di qualcuno e non sono mai stata così contenta di dover chiedere scusa...
questo a grandi linee è stato il mio mese.
vedremo il prossimo che cosa porterà...

venerdì 29 maggio 2009

ho visto l'inferno

In cui vivono migliaia di persone. E sono rimasta a bocca aperta.
Non le considero stupide, nè immature, nè pazze, solo molto, molto sfortunate.
La vita ha tolto loro così tanto o dato loro così poco che cercano l'impossibile, una perfezione che le fa scivolare lentamente e inesorabilmente verso l'autodistruzione.
Che diventa una ragione di vita, anzi, l'unica ragione.
Date un'occhiata a questo blog, uno dei tanti che ci sono in rete, per farvi un'idea di come vivono queste persone.
http://proanapersempre.blogspot.com/

Dopodichè, ringraziate la natura, Dio, il Demiurgo o il caso, che vi ha fatti nascere diversi. O vi ha dato la forza di uscire da questo inferno.

domenica 17 maggio 2009

Sorrido...

...perchè ho passato un bel weekend.
Il venerdì tra annunci ormai inaspettati e graditissimi, ceti, secchi di Hoegaarden, aneddoti strampalati e solidarietà femminile nel mio refugium peccatorum preferito del venerdì. Ho imparato che i veterinari fanno congressi sugli argomenti meno appetibili...
Il sabato tra relax in giardino, chiacchiere con la mamma, una passeggiata in corso Italia e un Cosmopolitan extra dry condito da discorsi riguardanti la scoiattolina della Spada nella Roccia, un piropo lurido e Natalie Imbruglia.
La domenica ricca di soddisfazioni judoistiche mattutine e di pomeridiane risate su un prato pieno di buche e di tronchi da spostare con le persone con cui più volevo stare in quel momento.
Ora, un po' stanca, faccio il bilancio degli ultimi tre giorni e mi dico che il sole comincia a spuntare da dietro le nuvole. E spero che illumini e riscaldi tutti quelli a cui voglio bene.

lunedì 11 maggio 2009

sole, polline e storie

Dopo un sabato sera molto strano sotto molteplici punti di vista, con risvolti decisamente inaspettati ( alcuni dei quali molto piacevoli...), la mia domenica è stata una vera giornata caricabatterie.
Il risveglio della domenica mattina era dovuto al cantare degli uccellini sugli alberi e ad un ardito raggio di sole che si è insinuato attraverso la mia persiana... Il modo migliore di cominciare la giornata.
Il resto l'ho passato in giardino con i nipotini, tra compiti da finire, calci al pallone, merende da preparare e storie da raccontare.
Come riuscire a preparare la merenda per tutti con due casinisti che ti vogliono dare una mano? La scena che si presentava in cucina era la seguente: Nipot1 addetta al taglio dei biscotti, Nipot2 alla preparazione della spremuta e Fran all'impasto e all'inforno. Risultato: un dito tagliato dal coppapasta, un arancio finito dentro alla brocca intero ( schizzi più o meno per tutto il lavello e oltre) e una bruciatura sulla mano destra per la sottoscritta. Ma bambini contenti e cibo commestibile ( anzi, buono).
Poi ci sono i compiti da finire, con l'Asia da studiare e le date della Guerra Fredda da imparare a memoria. E i disegni di ed. Tecnica da fare e colorare ( che roba utile...)
Ad una persona abituata a vivere da sola questo potrebbe sembrare un modo decisamente noioso di passare una domenica pomeriggio, ma per me no. Nessuno a meno di non averlo provato può capire la soddisfazione di aiutare un bambino ad imparare la storia o la geografia e vedere che mentre tu spieghi la sua mente viaggia, immagina, elabora quello che stai dicendo. La soddisfazione di scoprire che non è il libro di testo, ma quello che racconti tu a risvegliare la curiosità e la voglia di saperne di più. E che i fiumi, i laghi, le date o i luoghi delle battaglie vengono memorizzati in breve perchè un aneddoto o un particolare che tu hai aggiunto formano un collegamento immediato. E poi c'è la soddisfazione dei bambini nell'aver aiutato in cucina ( o meglio: nell'essersi sentiti utili alla comunità, nell'aver fatto materialmente qualcosa per tutti gli altri). Mi piace vedere contente le persone a cui voglio bene. E soprattutto sentire che la "comunità" funziona, così come funzionava quando quella piccola ero io e qualcuno mi raccontava com'era in tempo di guerra mentre ero seduta in cucina a fare gomitoli di lana...

lunedì 27 aprile 2009

tu chiamale se vuoi...

emozioni?
no, rotture di balle.
Stasera sono particolarmente infastidita dal proliferare di alcune pagine su Facebook ( inutile negare che ormai fa parte della mia vita quotidiana, come per molte altre persone), che invitano ad unirsi a gruppi vari accomunati dal nome che inizia per "tutti quelli che..." e che finisce in qualche scipita frase stantia piena di K.
esempi: "tutti quelli che hanno versato una lacrima per amore", "tutti quelli che non si scorderanno mai una persona speciale", "tutti quelli che hanno amato qualcuno che non se ne è mai accorto". Il fondatore di qualcuno di questi gruppi, nell'ansia di mettersi subito a cercare persone dalla sua stessa profondità emotiva, ha persino buttato alle ortiche quel poco di grammatica che si ricordava dalle elementari, con risultati del tipo "x tt kuelli k conoscn 1 xsn tr ma tr grnd..."
Ma che fastidio. cioè mi da tr ma tr fastidio.
Oh, madonna, è anche contagioso!!!
Scherzi a parte, da un lato mi infastidisce la banalità di queste cose, ma dall'altro mi preoccupa quasi la necessità che spinge le persone ( adolescenti in preda alla danza ormonale, spero almeno) a cercare contatto con i propri simili attraverso lo sbandierare emozioni elementari ( che distinguono cioè gli uomini dai paracarri) nella speranza ( credo) di trovare qualcun altro che la pensi uguale.
Siamo a questi punti?
Che tristezza.

martedì 21 aprile 2009

oggi ho deciso...

che sarà una bella giornata.
Sono stufa del tempo, di me e del mio limbo malefico.
Oggi è un giorno come un altro per fare la rivoluzione, almeno nella mia testa, almeno per qualche ora. Oggi ho deciso che non mi sentirò in colpa, che mi concentrerò su quello che ho da fare nell'immediato, nell'intento di farlo al meglio. Oggi ho deciso che ci sarà il sole anche se il tempo è quello che è. Volevo essere sedata, qualcuno, a suo modo, l'ha fatto. E lo ringrazio per questo.
24 ore,solo 24 per provare a tirar su la testa. Per recuperare un po' di ottimismo, che è sempre stato il mio orgoglio e il mio punto forte.
Via.

lunedì 20 aprile 2009

e questa la dedico espressamente...

a te, che sai cosa voglio:

"I Wanna Be Sedated"

Twenty-twenty-twenty four hours to go
I wanna be sedated
Nothin' to do and no where to go-o-oh
I wanna be sedated
Just get me to the airport put me on a plane
Hurry hurry hurry before I go insane
I can't control my fingers I can't control my brain
Oh no no no no no
Twenty-twenty-twenty four hours to go....
Just put me in a wheelchair, get me on a plane
Hurry hurry hurry before I go insane
I can't control my fingers I can't control my brain
Oh no no no no no
Twenty-twenty-twenty four hours to go
I wanna be sedated
Nothin' to do and no where to go-o-o
I wanna be sedated
Just put me in a wheelchair get me to the show
Hurry hurry hurry before I go loco
I can't control my fingers I can't control my toes
Oh no no no no no
Twenty-twenty-twenty four hours to go...
Just put me in a wheelchair...
Ba-ba-bamp-ba ba-ba-ba-bamp-ba I wanna be sedated
Ba-ba-bamp-ba ba-ba-ba-bamp-ba I wanna be sedated
Ba-ba-bamp-ba ba-ba-ba-bamp-ba I wanna be sedated
Ba-ba-bamp-ba ba-ba-ba-bamp-ba I wanna be sedated

e ora che lo sai, FALLO.

giovedì 16 aprile 2009

Vignette, rughe in mezzo alla fronte e lacchè

ecco quanto apparso su un blog collegato al quotidiano La Stampa, firmato da "Dragor":

Vauro, censura o paura?
Lo dico subito: fra Santoro e Vauro, dovrebbe andarsene il primo. E' notoriamente fazioso e fa il suo mestiere, visto che c’è una verità per ogni partito e che i partiti si sono spartiti la RAI. Ma per quanto riguarda il terremoto, ha superato i limiti. Non ha il diritto d’insultare la Protezione Civile e i pompieri dicendo che i soccorsi sono stati inefficienti. Altro che ammonirlo, il direttore avrebbe dovuto cacciarlo via, perché è vergognoso mentire su una questione delicata come i soccorsi ai terremotati. Nel grossolano tentativo di screditare il governo, Santoro ha mancato di rispetto al suo paese. Ha peccato di malafede, perché pur essendo diretti dal governo Berlusconi, il suo vero bersaglio, i soccorsi ai terremotati sono stati così efficienti da meritarsi perfino gli elogi della TV francese che di solito non perde un’occasione per ironizzare sull’Italie éternelle, la comédie à l’italienne e les malheurs de Polichinelle. Santoro cerca la provocazione per attirare pubblico, ma stavolta ha solamente mentito. (...) Perché la RAI è servile e accomodante anche quando finge di provocare con giornalisti dalla faccia seria, la ruga in mezzo alla fronte e l’accento romano.

E' esattamente ciò che penso di Santoro.

Se volete leggere il post intero ( secondo me ne vale la pena) lo trovate qui
http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2009/04/vauro-censura-o-paura.html

lunedì 13 aprile 2009

nasi sbruciacchiati, fresbee e orecchie del coniglio

Una Pasquetta in tranquillità. Piacevole, divertente, rilassante, con persone con cui veramente volevo stare, che è la cosa più importante.
Il naso e le guance sono effettivamente sbruciacchiati, merito delle otto ore circa passate all'aria aperta, giocando a fresbee e a pallone su un terreno decisamente sconnesso ( zolle, erba più o meno lunga e qualche strana zona fangosa...), ma pieno di narcisi selvatici proprio belli.
Sono contenta. Come mi ha suggerito qualcuno, "datti piccoli obiettivi tangibili a breve tempo"; questa giornata certo mi predispone bene per la settimana a venire.
p.s.
le orecchie del titolo sono la parte che ho mangiato di un coniglietto di cioccolata ( accompagnato da pezzettini di colomba gentimente offerta e assai apprezzata...)

giovedì 9 aprile 2009

datemi un centro

che io il mio l'ho perso.
Non parlo di centro politico, nemmeno del centrotavola che mi han regalato a Natale e nemmeno del centro di Genova che, nonostante scavi e lavori in corso, fortunatamente se ne sta dov'è sempre stato.
Il centro che cerco è più vicino e forse per questo più difficile da trovare. Ho perso il centro della mia vita: non il passato, non il futuro, ma il presente. I giorni mi scivolano addosso, le ore durano attimi o eternità non ha importanza, per la prima volta nella mia vita niente attira la mia attenzione, non sono più capace di soffermarmi su niente.
Mi riesce difficile concentrarmi a leggere, figuriamoci a studiare.
Non ho un presente, ho solo un giorno in più dietro e spalle e uno davanti che si profila all'orizzonte.
Qualche colpo basso l'ho ricevuto ultimamente, non lo nego, e anche qualche preoccupazione in più, ma principalmente i primi mesi del 2009 sono stati uno spostare di incertezze e problemi da un posto all'altro nel cervello.
Insomma cerco quelo che cercano tutti, una stabilità, un motivo, un'idea.
Io lo cerco, per la prima volta nella mia vita. Non mi sno mai chiesta cos'avrei voluto fare, l'ho sempre saputo, e quando ho capito che non l'avrei mai fatto ho cercato una soluzione cambiando tutto; quando sono riuscita a crearmi una vita così come la volevo ho dovuto scendere dalla nuvola e tornare da dove ero venuta. Cambiata, questo sicuro. Ma evidentemente non abbastanza.
Per la prima volta nella mia vita sono nella merda.

giovedì 2 aprile 2009

blog n.2

ormai ci sto prendendo gusto.
E dato che è per una buona causa... ecco un secondo blog da gestire, dedicato al mio secondo habitat naturale ( il primo è la cucina di casa mia).
Il Budo Semmon Gakko ( ossia "Scuola superiore di arti marziali", un nome altisonante per un luogo che io chiamo semplicemente "la palestra" ), ha il suo blog.
Dovrò stare attenta a come parlo, dato che sarà consultato principalmente da genitori e colleghi, non sia mai che dica "culo" in queso luogo e poi debba chiedere pubblicamente scusa.
il blog politicamente Scorretto resta sempre questo; sul ripiano della scrivania c'è sempre posto per tutto, nel dojo bisogna darsi un contegno...

sabato 28 marzo 2009

questa è arte...

... e sfido chiunque a sostenere il contrario.

Per anni ( e in molti casi ancora oggi) il tatuaggio è stato vittima di un diffuso pregiudizio che lo riteneva marchio di ladri, assassini e delinquenti in genere, nonchè "roba da tossici".
Fortunatamente le cose stanno cambiando, anche grazie all'opera di veri e propri artisti, come Xavi dell'Arts Tatto di Valencia ( le foto sotto sono lavori suoi), persone che hanno unito il loro talento e la loro preparazione alla passione per una delle tecniche di espressione corporale più antiche della cultura mondiale.



mercoledì 25 marzo 2009

perchè io valgo

oggi sono stata brava e stasera ho anche mangiato tutta la minestra ( giuro).

per tutto questo e oltre mi merito qualcosa di bello.

lunedì 23 marzo 2009

birra, draghi e assoli di chitarra

Diversi Approcci dei Diversi Tipi di Metallaro in una Situazione Comune

Un drago tiene prigioniera una principessa all'interno del suo castello. Vediamo come reagiscono i diversi tipi di metallaro nella veste del tipico protagonista fiabesco.

POWER METAL: Il protagonista arriva cavalcando un bianco unicorno, evita il drago, salva la principessa e fa l'amore con lei in una foresta incantata.
GOTHIC METAL: Il protagonista arriva sotto forma di un lupo nero, uccide il drago con una falce, succhia il sangue della principessa (morta), se la tromba (risorta) e le ruba l'eyeliner, il mascara e l'ombretto.
THRASH METAL: Il protagonista arriva, tramortisce il drago a sprangate, salva la principessa e se la tromba. Poi si fa una cassa di birra insieme a lei.
HEAVY METAL: Il protagonista arriva su una Harley Davidson, uccide il drago, si beve un paio di birre, rutta e si tromba la principessa. Poi rutta di nuovo.
FOLK METAL: Il protagonista arriva con i suoi amici e si mette a suonare violini, flauti, e altri strani strumenti, mentre altri ballano. Il drago casca addormentato, per tutte le danze tradizionali che si è sorbito. Dopodiché se ne vanno, senza la principessa.
BLACK METAL: Il protagonista arriva a mezzanotte, uccide il drago e lo impala di fronte al castello. Poi sodomizza la principessa e beve il suo sangue prima di ucciderla in un rituale oscuro. Poi impala la principessa di fianco al drago.
SYMPHONIC BLACK METAL: Il protagonista arriva in un periodo di tempo che varia dalle 11 all'una di notte, e inizia a parlare di come il metal derivi direttamente dalla musica classica, di come Wagner abbia creato realmente il metal. Ma il drago, ricordandosi il black metaller e notando l'abbigliamento quasi identico, per evitare la noia si impala da solo. La principessa verrà poi costretta a ascoltare wagner per 8-10 ore, per poi essere sacrificata in un rituale che dovrebbe sembrare satanista.
EPIC METAL: il protagonista arriva sopra ad un cavallo bianco, uccide il drago con una spada di smeraldo e fa della principessa la sua schiava. Dopodichè si inginocchia e ringrazia manowar rhapsody e ovviamente thor per avergli dato la sua forza.
GRIND METAL: Il protagonista arriva, urla qualcosa di completamente indecifrabile per 45 secondi, poi se ne va.
DOOM METAL: Il protagonista arriva, vede le dimensioni del drago e si rende conto che non potrà mai sconfiggerlo, quindi si deprime e si suicida. Il drago si mangia il suo cadavere, e la principessa come dessert. Questa è la fine della triste storia.
PROGRESSIVE METAL: Il protagonista arriva con una chitarra da 5 mila euro e suona un assolo di 26 minuti. Il drago si uccide per la noia. Il protagonista quindi arriva nella camera da letto della principessa e suona un altro assolo con tutte le tecniche che ha imparato nell'ultimo anno di conservatorio. La principessa scappa e se ne va a cercare il protagonista TRASH METAL
INDUSTRIAL METAL: Il protagonista arriva indossando un giaccone unto, fa gestacci al drago e viene scortato fuori dal reame incantato dagli uomini della security.
SPEED METAL: Appena arrivato, assolo fulmineo. Il drago è confuso, qualcuno grida della roba strana, la principessa realizza di essere stata deflorata. Sia il drago che la principessa stanno ancora cercando di capire cosa è successo.
CHRISTIAN METAL: Il protagonista arriva al castello per caso, tornando verso casa dalla chiesa. Quindi accortosi della situazione, canta una ballata power al drago su quanto gesù in fondo lo ami e quindi il drago deve rivolgersi a lui. Il drago si converte immediatamente e libera la principessa. Quando questa vuole ringraziare il protagonista, questo risponde "Mi dispiace, ma sono contrario al sesso prematrimoniale"
GLAM METAL: Il protagonista arriva, il drago si piscia sotto dalle risate appena vede i suoi capelli e lo lascia entrare. Va in camera della principessa, le ruba il make-up dalla borsetta e prova con questo a dipingere il castello di un bellissimo rosa-shocking.
EMO METALCORE: Il protagonista appena vede il drago, si pone una domanda esistenziale:se tagliarsi le vene o spararsi in bocca, dopodichè decide di farsi uccidere dal drago bruciato a fuoco lento.

grazie alla Nonciclopedia ho trovato il mio modello di principe azzurro.
indovinate qual è...

venerdì 20 marzo 2009

Trivium, Nicklas e Musashi



Chi mi conosce sa che la musica ( in particolare metal, punk e hardcore) e i tatuaggi sono cose che mi piacciono molto e a cui mi interesso da tempo.



Stamane mi sono arrivati tra le mani due veri capolavori.



Il primo è il disco "Crusade" dei Trivium, un gruppo della Florida di cui avevo spesso sentito parlare ma non avevo mai avuto occasione di ascoltare. Si tratta di Trash Metal con evidenti influenze di metalcore, suonato magnificamente, davvero piacevole da ascoltare, anche per i meno amanti del genere.
Eccovi una foto dei quattro pargoli ( il bassista, italiano di origine, ma americano di nascita è il primo da destra)



Il secondo è una fotografia di uno degli ultimi lavori di Nicklas Westin, che io personalmente adoro. Nonostante la foto sia piccola rende giustizia a tutta la sua bravura.












mercoledì 18 marzo 2009

La prima vera Primavera




fuori e dentro casa mia.


Le buone notizie continuano ad arrivare e si fanno largo nei miei pensieri, andando a riscaldare e illuminare gli angoli bui e freddi.


Dai dottori della nonna arrivano notizie confortanti, Nacho è stato finalmente dimesso dall'ospedale e stamane ho dipanato ( speriamo) l'infinita matassa del mio percorso universitario.




Il sole splende, finalmente.




Anche letteralmente, dato che la primavera sta cominciando a farsi largo nel mio giardino, che si riempie di tanti colori e odori diversi, con grande gioia degli insetti e di mia mamma, che finalmente può passare le giornate a vagare di aiuola in aiuola con la zappetta in mano.
Il sole splende, di nuovo.

Dalle ceneri di un amore malato può nascere del'affetto sano: me ne sono resa conto la scorsa settimana e oggi ne ho avuto la conferma.


( il tatuaggio a sinistra è di Nicklas Westin- uno dei miei artisti preferiti- , quello a destra di Mr Curras - il mio tatuatore di fiducia, un grande-)








domenica 15 marzo 2009

dolce castigo


Dopo una settimana impegnativa, un sabato a cui non sono riuscita ad arrivare in fondo e una domenica attiva. Ora, indossato il mio pile da casa caldo e peloso dopo una confortante doccia, mi lascio invadere da una piacevole sensazione di stanchezza. E ascolto una delle canzoni più belle che siano mai state scritte.

Dolce Castigo

Piove notte, silenzio e freddo
e ascolto i passi delle luci
...attraverso il cielo
cade la notte e cade anche un'epoca
cadono i chiodi di cento croci
... sono ricordi
per ogni storia che finisce
muore una canzone, un segreto
...perduto
e io vivo ai margini di un sogno
ai margini di un sogno del fiume
...dell'oblio

Perdonami perchè non ti lascio
perchè ti amo e ti ho amato
...amore invenzione del diavolo
...amare scherzo del destino
...dolce castigo

Perdonami perchè non ti lascio
perchè ti amo e ti ho amato
...amore invenzione del diavolo
...amare scherzo del destino
...dolce castigo

Grande come un sogno grande
e freddo come l'inferno vuoto
così è stata la mia vita con te
così è stato quel folle cammino
...senza un senso
Ci sono cose che si dicono solo
con il silenzio e tacendo te le dico
donna tu lo sai cosa significa amare?
se ignori che l'uomo è un povero
...solitario ferito

Perdonami perchè non ti lascio
perché ti amo e ti ho amato
...amore invenzione del diavolo
...amare scherzo del destino
...dolce castigo.

(Los Suaves)

venerdì 13 marzo 2009

Buone nuove, amici mai persi, umore in risalita

grazie alle notizie che arrivano dall'ospedale ( nonna che risponde bene alle cure, secondo i medici, che sperano di poter provare a farla camminare in autonomia già dalla settimana che viene) e grazie all'inatteso incontro con un amico che credevo si fosse dimenticato di me e, soprattutto, di noi. Invece no, nonostante la differenza di età, di idee, di posizione l'uno rispetto all'altra.

Arrivano le buone notizie, insomma, e con loro anche l'umore mio e dei miei si risolleva.

meno male, perchè ultimamente viaggiavo con questa faccia:
p.s. un saluto a Paolo, nuovo lettore del blog; sposta penne e cartacce di caramelle e accomodati sul ripiano...

giovedì 12 marzo 2009

cose che mi fanno sorridere

Anche se in ospedale la mia nonna non perde il suo spirito. E' una donna estremamente battagliera, lo è sempre stata e anche se non proprio in forma riesce a vedere il lato ironico della sua situazione, nonchè a comandare a tutti ( ieri era rompiballe come sempre,buon segno...)
Riesce a scherzare sul campanello d'emergenza che non funziona ( che abbinato alla vicina di letto sorda garantisce una grande sicurezza in caso di bisogno), sui tubicini dell'ossigeno che più si gira più le rimangono avvoltolati addosso tipo retina del salame, sull'appetitoso cibo che le viene proposto( domanda " cosa ti han dato per cena?" risposta " pastina scotta in acqua calda" ).
Mi piacerebbe alla sua età essere come lei. Perchè ha la pelle dura, perchè non è molto diplomatica ma sa volere bene alla gente. Perchè rispetta il lavoro degli altri e sa farsi rispettare. Perchè anche se ha la lingua lunga non direbbe mai una bugia. Perchè sarà una rompiballe ma, come dice lei " sono noiosa con voi perchè mica posso esserlo con le infermiere, che ci faccio brutta figura".

martedì 10 marzo 2009

l'allegro blog delle buone notizie

Un titolo ironico, giusto per non buttarsi giù definitivamente.
Per uno che si riprende un'altro che sta male. Nonna in ospedale, io a fare da centralino a casa, chiamando parenti e aspettando al telefono che i miei e lo zio mi diano notizie dall'ospedale.
Stamane il dentista ha trapanato per un'ora ma ho ancora mal di denti.
Tra una cosa e l'altra sono un po' nervosa.
Per non pensarci troppo ho preparato la cena per stasera ( risotto) e ora leggo una rivista di viaggi.
Speriamo che il mio ripetendo che dovrebbe arrivare ora non mi faccia girare le balle e che i bambini in palestra stiano bravi perchè è la volta che metto tutti quanti ( ripetendo incluso) a fare piegamenti sulle gambe finchè i loro gemiti non cominciano a darmi fastidio.

lunedì 9 marzo 2009

la melina grattugiata

dunque. Bilancio della settimana appena trascorsa.


1) Nacho in forte ripresa nonostante il recupero completo sia ancora molto lontano. Comunque arrivano quotidianamente buone notizie.

2) 14 agenzie di lavoro interinale visitate, putiferio scoppiato in famiglia causa università, più giri che la cacca nei tubi dovuti ad entrambe le cose sopracitate.

3) La nonna sta male al sabato, tutti aspettiamo gli sviluppi dellla nottata. domenica la situazione migliora un po' e oggi un altro po', ora vediamo che dice la dottoressa. L'ostracismo di mia madre nei miei confronti si lenisce dinanzi alla necessità di fare fronte comune.

questa settimana ho imparato:

- a grattuggiare la mela come lo facevano a me da piccola ( per la nonna)

- il significato della frase " quando arriva qualcosa ci risentiamo"

- la distanza tra le persone non è data dalla geografia

- il telefono fisso serve


detto ciò, allego una delle foto più carine che abbia mai visto sul web, saluto il nuovo lettore/lettrice che ho visto comparire nel box a fianco ( ciao!) e lo/a invito a sedersi comodo sul ripiano della mia scrivania.

giovedì 5 marzo 2009

buenas noticias

Ieri sera Nacho è stato cosciente per un po' e ha parlato coi suoi genitori!
Gli costa fatica fare discorsi coerenti,ma ha ricordato cose del lavoro, ha fatto domande e ricorda di essere uscito il venerdì notte.
Questo probabilmente è dovuto al fatto che il coagulo si sta riassorbendo.
Oggi i medici gli faranno dei test per vedere come va.
La giornata è cominciata decisamente nel migliore dei modi!

mercoledì 4 marzo 2009

il cuore meno pesante

da stamattina, dopo un messaggio tanto sperato.
Ieri sera Nacho era semicosciente, ha riconosciuto i suoi genitori e ha chiesto cos'è successo. Il coagulo ha cominciato a riassorbirsi.
Nella serata hanno anche fermato il suo aggressore. Era andato accompagnato dalla sua avvocato a denunciare "ignoti" per lesioni ricevute il venerdì notte.
Per ora prevale la felicità per le condizioni migliorate, anche se la strada è anocra lunga e Nacho rimane in terapia intensiva.
La rabbia però sale piano piano.

lunedì 2 marzo 2009

ancora grave ma stabile

queste le condizioni di Nacho.
una mail di stamattina mi ha fatto un po' di coraggio dopo le notizie di ieri.
Inconsciente, grave, ma stabile, l'importante è che continui a migliorare pochino a poco.
la polizia sa chi sono gli aggressori e sta cercandoli. Sono un gruppo di redskins ( sharperos).
stanotte abbiamo tutti dormicchiato un po'.
il suo migliore amico, distrutto, insonne e ancora sotto shock cercava di fare coraggio a me.
Un po' di luce si vede in fondo al tunnel, ma la strada è ancora molto incerta e lunga.
grazie a tutti per i vostri messaggi, li apprezzo moltissimo.
grazie.

domenica 1 marzo 2009

Nacho è in coma

Un ematoma cerebrale e una frattura del cranio.
Lo hanno picchiato perchè aveva detto qualcosa ad un gruppo di Skins che stava insultando una coppia di ragazzi. Ha battuto la testa sul selciato.
Gli Skins sono scappati.
Nacho è in coma.
I medici dicono che è grave ma stabile.
Nessuno dorme da ore.
Aspettiamo.

tanta preoccupazione, niente sonno

perchè mi è appena arrivato un messaggio via facebook che il mio amico Nacho è in ospedale che sta male perchè ieri lo hanno picchiato.
Sono triste, stupita e preoccupata.
Non so come sia successo, non so come sta, non so cosa gli hanno fatto.
Spero che qualcuno mi dia notizie al più presto.
Ma stanotte qua non si dorme.

venerdì 27 febbraio 2009

gloria nell'alto dei cieli, ma quaggiù è merda.

Stamane accendo il pc, vado sul sito dell'Ansa a leggere le notizie ( i giornali non li leggo, per farmi un'opinione più o meno vaga dei fatti accaduti dovrei leggerne cinque o sei e non ho nè il tempo nè la voglia di farlo).
Fra le tante notizie di cronaca mi imbatto nel seguente articolo:
"Una denuncia per omicidio volontario è stata inviata dall'associazione 'Verità e vita' alla Procura della Repubblica di Udine in relazione alla morte di Eluana Englaro". Sono indagate 14 persone, tra cui il signor Englaro.
Nonostante io ( come penso quasi tutti) ne abbia fin sopra i capelli dell'accanimento mediatico sul caso Englaro, leggo il trafiletto e poi decido che voglio saperne qualcosa di più sull'associazione Verità e Vita.
ecco il link all'aggiornatissimo sito internet, se anche voi gradite farvi un'idea:
http://www.comitatoveritaevita.it/pub/index.php

In una democrazia ognuno ha diritto a far sentire la propria voce.
Soprattutto chi ha la Verità nel taschino e la Vita che lo anima di comprensione e rispetto verso gli altri e il loro dolore.

mercoledì 25 febbraio 2009

scusate le lacrime

, ma stasera non mi riesco a trattenere.

Apro la posta dopo cinque giorni di assenza e mi trovo un messaggio di un amico che mi dice che dall'ultima volta che ci siamo visti non è più come prima. Che non ha mai voglia di uscire nel fine settimana, che senza di me non riesce " a mettersi le pile". Che anche se a distanza mi manda un bacio " di quelli che ogni tanto ci diamo io e te".
La nostra è sempre stata un'amicizia intensa, ma muta, fatta di gesti, di sorrisi, di baci, di cenni d'intesa. Mai, e dico mai, lo avevo sentito esprimersi in questo modo.

Apro facebook dopo altrettanti giorni di inattività e vedo che la mia ex coinquilina ha messo su le foto di una cena nel suo nuovo appartamento. Mi metto a guardarle per curiosità e, in una foto che ritrae una ragazza che non conosco, vedo un quadro appeso al muro sullo sfondo. Guardo meglio, e noto che è una grande cornice a giorno tutta di foto nostre. Mie e sue. Le riconoscerei tra mille, alcune le ho anch'io appese in camera. Lei ne ha una cornice piena, al centro della parete, e appeso non c'è altro.

Sarò infantile, sarò ipersensibile, magari sono semplicemente scema, ma non riesco a non piangere almeno un po'. Perchè è l'unica reazione che riesco ad avere di fronte alla scoperta di essere ricambiata da qualcuno a cui voglio bene.

Chata, toujours seràs mon conejito loco.
Javi, quiero que me digas otra vez "No llores tonta" secàndome las làgrimas mentras caen las tuyas.

giovedì 19 febbraio 2009

DAVVERO RIVOLTANTE.grazie Scarlett

per aver scritto un post sul videogame Rapelay.
io non ne conoscevo l'esistenza ( forse vivevo meglio nella mia ignoranza). dopo aver letto le informazioni su poodlesalready, in cui si spiega che si tratta di una videogioco che, in maniera esplicita ed estremamente realistica, simula lo stupro ( e il punteggio viene acquisito in base al numero di donne violentate e ai livelli di dolore causato)mi sono documentata ancora un po' sull'argomento.
guardate che cosa ho trovato:
http://www.wayne2k1.com/showthread.php?t=50558

per chi ha lo stomaco di guardarlo ( se conoscete lo spagnolo potrete anche leggere le spiegazioni e i commenti):
http://www.portalnet.cl/comunidad/showthread.php?t=52743

date un'occhiata al link per rendervi conto di cos'hanno in testa questi esseri che la scienza chiama pervertiti, deviati, sadici.

E che io chiamo semplicemente figli di puttana.

mercoledì 18 febbraio 2009

la perla

Stasera giravo su Yahoo Answers ( ebbene sì, mi diverto a rispondere alle domande della gente, tra l'altro questa settimana ho dato ben 3 migliori risposte - mi merito una Golia Bianca celebrativa-) quando mi sono trovata davanti una vera perla.
l'amico Intersail chiede:
Si puo' mandare un fax agli arborigeni?

Questa frase è geniale: è surreale quanto basta per diventare il titolo di una canzone di denuncia, sgrammaticata ma con stile, perchè questo prefisso "arbo" fa pensare a popolazioni esotiche che vivono nelle foreste , futile come solo un romanzo scritto da un celebre notista di costume potrebbe essere.
Non potevonon spendere due parole su questa autentica meraviglia.
Grazie Intersail. La mia autostima e il mio umore ti devono moltissimo.

lunedì 16 febbraio 2009

riviste di viaggio, mp3 e biscotti

La mia giornata di oggi è stata interessante sotto molteplici aspetti: pur non avendo fatto niente sono riuscita a farlo molto bene.
Mi sono dedicata alla lettura impegnata ( il secondo numero della rivista Turisti per caso, che consiglio vivamente a tutti, sia perchè piacevolissima da leggere, sia perchè ben documentata), ai lavori di sartoria ( rammendo di un paio di mutande), alla pulizia di interni ( ho passato il rotolo adesivo antipelucco sui sedili della macchina), all'informazione comparata ( mi ha telefonato Paolo da Madrid e abbiamo commentato le notizie di El Pais e de Il secolo xix) nonchè alla composizione musicale ( nel senso che ho scaricato un po' di roba e ho fatto un cd).
che c'è di interessante in tutto ciò?
due cose.
1) vedere come viene data una notizia da sue giornali diversi in due paesi diversi e scambiare la tua opinione con quella di qualcuno che vive all'estero. Il moltiplicarsi delle prospettive aiuta il formarsi di un'idea più ampia su un argomento e a cercare di aggirare la censura più o meno implicita insita nei mezzi d'informazione.

2) la lista delle tracce che ho messo nel cd. Pezzi piùo meno noti che a me piacciono moltissimo.

- Depeche Mode Personal Jesus
- Hooverphonic Mad about you
- Morcheeba Rome wasn't built in a day
- Tito and Tarantula Come out clean
- Morphine Honey White
- Los Delinquentes Nube de Pegatina
- Iggy Pop The passenger
- Paolo Nutini New shoes
- Guns'n Roses It's so easy
- Eric Clapton Layla ( versione acustica)
- UB40 red red wine
- Benito Kamelas Ayer Soñé
- Queen Bohemian Rhapsody

E i biscotti cosa c'entrano? E' che mia mamma ha comprato le Campagnole del Mulino Bianco ( quelli enormi) ne ho messo uno nella tazza e mi ha sorbito mezzo cappuccino. Ma sono di spugna?

domenica 15 febbraio 2009

oggi s.valentino anche me

Oggi ho passato uno dei migliori s. Valentino di sempre, insieme a persone a cui voglio bene e con cui mi faceva piacere stare. Per vari motivi qualcuno mancava, ma c'è stato un grande ritorno di cui sono davero contenta e spero si ripeta presto un'altra nostra uscita insieme.
A dare un tocco di classe alla serata, una bella rosa regalo dal padrone di un locale a noi fanciulle e una scena divertente riguardante me, un amico e una scarpa ( come Cenerentola, ma più casereccia).
Fatto un bilancio del mio - una volta tanto - allegro s.Valentino, me ne vado a letto.
( cercavo una frase ad effetto da scrivere qua in fondo, ma non mi viene in mente niente, quindi mi limiterò a metterci un punto e andare a dormire...)
.

mercoledì 11 febbraio 2009

pagine, odori e copertine.

Mi piace moltissimo l'odore dei libri nuovi.
Sanno come di pane appena sfornato,soprattutto quelle edizioni su carta ruvida, spessa, fragrante al tatto.
Che bella sensazione, aprire la prima pagina; uno tra i milioni di mondi possibili sta per aprirsi davanti ai tuoi occhi.

Io ho sempre diviso i libri che leggevo in 3 grandi categorie:

1) il libro acqua liscia: lo leggi in un momento e quando lo hai finito in bocca non hai nessun sapore.
2) il libro ricino: provi a leggerlo e non riesci a mandarlo giù, ha un sapore cattivo e, qualora riuscissi a finirlo, il risultato sarebbe "lassativo".
3) il libro ciobar: lo cominci e già senti un'ondata di calore che ti invade. non riesci a smettere di leggerlo e quando lo hai finito in bocca hai un meraviglioso sapore.

Dei libri acqua non vale nemmeno la pena di parlare, ce ne sono troppi in giro, ma gli altri meritano almeno una classifica.

Ecco la mia personale top 3 dei libri ricino:

- I Promessi Sposi ( non capisco perchè lo si faccia studiare nelle scuole: non lo considero affatto un capolavoro, anzi.)
- Uccelli da gabbia e da voliera ( Andrea de Carlo, per me uno degli autori più sopravvalutati della nostra editoria)
- A ciascuno il suo ( Leonardo Sciascia: dall'autore de Il giorno della Civetta mi aspettavo qualcosa di meglio)

Fare una top 3 dei libri ciobar è più difficile, perchè fortunatamente me ne sono capitati diversi; questa è quella che farei al momento:

- Alta Fedeltà ( Nick Hornby: quando c'è lo stile e in più si ha qualcosa da dire viene fuori un libro perfetto)
- I Fiori Blu ( Raymond Queneau: sperimentazioni linguistiche e un'idea originalissima)
- Primo Comando ( Patrick O'Brian: non scelgo questo perchè è il più bello, ma perchè è il primo di una lunga serie. quest'uomo è riuscito a farmi sentire a mio agio in un universo esclusivamente maschile che ruota intorno ad un veliero della marina militare inglese. E non è da tutti.)

Voi che dite?

domenica 8 febbraio 2009

Per 1, 2 e 3, nell'ordine.

1) Una parola detta ( scritta) al momento giusto serve più di tante altre cose. So che te l'ho già detto ( scritto), ma te lo ripeto.

2) Quando ho finito di scavare il fossato, ho guardato dall'altra parte pensando di non vedere nessuno. Invece c'eri tu seduto sull'orlo, che intrecciavi, sorridendo, un ponte di corde.

3) Credevo fossimo ad anni luce l'una dall'altro. Mi ha dimostrato che questa distanza era solo un respiro.

Ve lo devo.

Grazie.

primo post della sera

Ancora una volta il Punk viene a sintetizzare il mio pensiero rispetto ad un argomento che mi interessa molto, soprattutto in questo periodo in cui si fanno discorsi su grandi temi e si cerca di mettere mano a principi fondamentali. Chi mi conosce sa che nessuna bandiera rappresenta le mie idee, e meno che mai in un momento come questo, in cui le ideologie si fanno nemiche della ragione e della sensibilità e le mire più bieche sono camuffate da pie intenzioni.
Lascio che sia La Polla Records ad esprimere al meglio ciò che penso ( per la traduzione del testo vedere il primo commento al post)

ODIO A LOS PARTIDOS

Tio Marx esta podrìo, tio Mao esta cagao
Jesucristo està en mi culo y Buda en mi oreja,
Hitler tiene sucesores y nadie los ve
¡Odio a los partidos, fuego a las banderas!
¡Odio a los partidos, fuego a las banderas!
En el nombre de una idea yo no me quiero morir
Pensadores en sillones no me van a dividir
Y tus bonitas banderas a mi espalda quedan
¡Odio a los partidos, fuego a las banderas!
¡Odio a los partidos, fuego a las banderas!
Por aqui el tiempo es bueno y el niño come muy bien
A la mierda ideologias, ideólogos también
No me sigas ni me adores que yo no te sigo a ti
Alla tu y tu ideologia... yo tengo la mia
¡Odio a los partidos, fuego a las banderas!
¡Odio a los partidos!
Fuego, fuego, fuego, fuego, fuego

venerdì 6 febbraio 2009

cosine fastidiose

L'incazzatura sta passando gradualmente, grazie soprattutto alla giornata passata al calduccio in biblioteca assieme a Davide ( che mi ha anche portato a mangiar fuori :0) , ciononostante mentre ero sul treno del ritorno mi sono dedicata a pensare quante piccole cosine moleste ci offre la vita quotidiana. Ecco il mio elenco personale:
  1. La sabbia nelle mutande ( specie col costume asciutto)
  2. Il movimento Emo ( soprattutto i supposti tali, quelli che vanno in giro conciati come la tipa del video di The Ring, ma non sanno nemmeno perchè)
  3. Il Raggaeton ( che è anche sinonimo di 600 tuning, "Oh, sciò!"e pantalone della tuta Puma bianco con sotto le Nike bianche e dorate)
  4. I pistacchi col guscio in vanadio che non si riescono ad aprire ( ce ne sono sempre una quindicina per pacchetto...)
  5. La rucola ( i cui estimatori sono molti, lo so, ma a me disturba proprio)
  6. Gli insulti detti a mezza bocca ( se mi vuoi mandare a fanculo, almeno fatti sentire)
  7. Chi lascia la macchina nel posteggio degli handicappati al centro commerciale ( non sei nè davanti ad una farmacia nè di fronte ad un'ospedale, un pacco di Macine non è una fiala di adrenalina)
  8. Chi dice che il Signore degli Anelli " e' troppo bbbello" e poi non sa chi è Tom Bombadil
  9. Chi non conosce nemmeno una canzone di De André, ma dice che "Faber era troppo un grande"
  10. Chi segue i programmi della De Filippi "ma mica perchè mi piacciono, no, è solo per sentire tutte le caxxate che dicono..."

Voi cosa aggiungete?

mercoledì 4 febbraio 2009

Pigiami, conigli e lucido da scarpe.

per festeggiare la quota 5 raggiunta dai miei lettori e per farmi passare l'incazzatura ( vedi post precedente) oggi mi accingo a parlare, signori, di fatti seri e di dubbi che mi corrodono l'anima.

Noi ragazze ci lasciamo trasportare dalle passioni e non riusciamo ad essere razionali, è risaputo; e nonostante ciò, non riesco a non chiedermi: "Perchè più i pigiami hanno dei disegni stupidi, più ci piacciono?"
Sembra che i pigiami siano la terra di nessuno del buon gusto: possiamo scatenare i nostri più bassi istinti.
Non ci azzarderemmo mai ad uscire di casa con una tuta rosa tenerone taglia xxxxl tempestata di conigli obesi che dicono "ora della nanna", ma dato che è un pigiama non solo ce la mettiamo, ma ci guardiamo anche allo specchio e pensiamo " macheccarino!".
Con quella roba addosso anche Cristiano Malgioglio è sessualmente più attraente di noi. Persino per un uomo.
Poi sì, ci sono anche i pigiami delle grandi occasioni ( quelli di stoffa traslucida coi bottoni che ti si piantano sul davanti e al mattino te li devono levare col piede di porco), ma non si usano mica tutti i giorni ( vanno insieme alla biancheria nuova in ospedale e dal medico).
I ragazzi, a differenza nostra, non si fanno irretire dai decori dei pigiami ( in effetti non sono un gran che: o hanno scritto "sport" con due racchette incrociate sotto, oppure sono a disegnini minuscoli tipo tovaglia provenzale, di solito di colori variabili tra il verdino ambulatorio e il celestino fazzoletto-di-carta-lavato-assieme-ai-jeans) ed elaborano la loro propria versione del pigiama:
le mutande con la maglietta sopra.
Le mutande sono poco importanti in questo caso ( meriterebbero una digressione che ci distoglierebbe dalla nostra analisi) mentre la maglietta è l'elemento fondamentale.
Un maglietta che serve da pigiama deve avere qualche particolarità?
Sì.
Dev'essere brutta.
Magari di propaganda, di pubblicità locale: "Autospurgo LaVeloce", perfetta! I ragazzi la toccano e già gli viene sonno.
Vuoi fare soffrire il tuo fidanzato? Fermati a dormire a casa sua e cerca nell'armadio la sua maglietta preferita ( come la riconosci? facile: è quella che a te non piace); una volta che ce l'hai addosso infilati nel letto e digli "ti ho preso una maglietta per dormire".
Quella T-shirt non sarà mai più la stessa. Lo sai tu, lo sa lui, e lo sa anche lei...
che infatti comincia a tremare, perchè una maglietta che serve da pigiama sa di avere un ciclo biologico predefinito: prima diventerà straccio per pulire i vetri e poi raggiungerà il massimo stadio di decadenza passando a lucidare le scarpe.

Esaurito l'argomento, che pure sarebbe vasto e ricco di spunti, mi avvio verso il letto, che mi aspetta. E insieme a lui, lì ben piegato, il mio pigiama con le roselline verdi.

POST DEDICATO

il primo post della giornata è dedicato ad una persona molto speciale, una persona che ha un'importanza enorme nella mia vita in questo momento e sento il bisogno di dedicare questo pensiero serale a lei.
GRANDISSIMA STRONZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IL MIO PIANO DI STUDI E' BLOCCATO SULLA TUA SCRIVANIA DA QUATTRO MESI, MI MANDI A PARLARE CON TUTTI QUANTI, MI FAI SCRIVERE DALLA SEGRETERIA E DALLO SPORTELLO, RICEVI TUTTO L'ANNO DI GIOVEDI E PROPRIO DOMANI CHE DOVEVO VENIRE A PARLARTI IO CAMBI GIORNO E LO SPOSTI A MERCOLEDì DELLA SETTIMANA CHE VIENE?????
dato che insegni a lingue, la chiosa di questo post così sentito sarà
"VAFFANCULO", IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO.

martedì 3 febbraio 2009

Ritorno all'inferno, anche solo per un momento.

A volte credi di avere superato completamente un periodo particolare, pensi " ormai è passato del tempo e io sono cambiata", sei convinta che nessun ricordo, buono o brutto che sia, ti possa toccare nell'intimo.
E invece no.

Ieri notte tu e io abbiamo giocato a quel gioco in cui tu esci sempre vincitore.
Ti ho visto fare mille sorrisi, sotto un soffitto di stelle, quello di camera mia.
Le canzoni di Bob Dylan, quelle di Lole y Manuel, mi fanno quasi male e con queste mi torturo, fino a che l'anima mi dice: "adesso basta!. Meglio sanguinare. Adesso basta! Meglio morire di fame. "
Provo di tutto per riuscire ad allungare la notte, ma per quanto lo voglia, l'alba arriva sempre. Si fa giorno e non è poco. Ritorno all'inferno.
Oggi vedi sto piangendo in quello stesso angolino dove vado a vomitare ogni notte in cui il mio corpo mi dice "Adesso basta!Ed è meglio che ti nascondi. Adesso basta! Tu sai dove".
Va' correndo dove l'alba non ti bruci, va' sognando, e dimentica che nel frattempo si fa giorno e non è poco, ritorno all'inferno.
Adesso basta! Non c'è soluzione per te, adesso basta! e dai un'occhiata al cielo.
Si fa giorno e non è poco, ritorno all'inferno.
Si fa giorno e non è poco, continuare a fingere.
Si fa giorno e non è poco, ritorno all'inferno.

Il video della canzone ( gruppo El Ultimo Ke Zierre) è nella mia barra video in basso ( ho provato a mettere su il videoclip, ma il risultato audio era aberrante!).




lunedì 2 febbraio 2009

dubbi, malanni e nuovi lettori

Oggi mi sento un po' sgonfia. ho una strana forma influenzale che mi causa dolori alla schiena, fitte alla pancia e un vago squaraus. A parte questo, ci sono domande che mi premono, che si affollano nella mia mente senza trovare risposta:

1) Una arachide in una piscina è ancora un frutto secco?

2) se ogni generazione migliora la specie, come mai esiste Francesco Facchinetti?

3) perchè l'asciugamano piccolo si chiama "ospite" quando sappiamo tutti che cosa ci asciughiamo? (partiamo già dal presupposto che gli ospiti hanno la faccia da...?)

4) A che tempo e modo è il verbo " non sarebbe dovuto succedere"? Preservativo imperfetto?

Tenterò di non rimuginarci troppo sopra, non si sa mai che mi si aggravi l'influenza...
anzi, me ne vado direttamente sul divano con copertina, ho ancora un dvd di Montalbano da vedere.
Un saluto a May, lettrice del blog numero 3! benvenuta e grazie :0)

venerdì 30 gennaio 2009

Calici di fuoco, Smoke on the water e patate a colazione.

Parlo con voi. Vi scrivo. Vi leggo. Vedo le foto in cui mi etichettate rigorosamente. Ascolto le canzoni che mi mandate. Rido con i commenti che mi lasciate. Mi sento quasi come se fossi lì.
Ma sono a 1427 km di distanza.
Mi sento come se non me ne fossi mai andata anche perché fate di tutto per farmi sentire ancora lì con voi, mi raccontate di voi e delle avventure del sabato sera, mi dite com'è andata la vostra giornata e mi chiedete della mia, mi parlate di persone e cose come se semplicemente io fossi andata "un momento di là". Non immaginate come vorrei essere lì, anche solo per un paio d'ore, per condividere un calice di fuoco con Leti e le ragazze, per guardare Toño e Carlitos che giocano a freccette, per fare due passi con Javi, per fare colazione con Carlos e Tiñìn, per giocare un kinito con Juanjo e Isra, per vedere la Rubia che si destreggia tra bicchieri e tappi di Coca Cola, per guardare con la coda dell'occhio Jesùs che sceglie i dischi nel suo angolino, per sentire le battute caustiche di Nacho, magari dopo un concerto dei Buscabarras.
E tutto questo, nonostante la parte genovese dei miei amici sia fantastica. e lo dico sul serio.
Ma io lì ci ho lasciato il cuore. E tante altre cose, che prima o poi passerò a riprendermi.
Para todos los que sois, simplemente, tal como sois.

mercoledì 28 gennaio 2009

la foto di cui si sentiva il bisogno.


l'ho vista e me ne sono innamorata.
E' una di quelle cose che mi rallegrano la giornata.
Le altre sono:
- trovare l'ultimo parcheggio libero a spina di pesce in un piazzale.
- comprare una rivista e scoprire che contiene non uno ma 2 ( si sono sbagliati!!!) campioncini di crema-profumo-cemento di pronta.
- uscire di casa con un brufolazzo sul mento e la pinza dimenticata nei capelli e trovare comunque l'operaio/muratore di buona volontà che ti dice qualcosa ( solitamente qualcosa di lurido, ma pur sempre un complimento in quel momento di scarsa fiducia in te stessa).

martedì 27 gennaio 2009

campanelli, ciabatte e frasi da madre.

Ci sono quelle situazioni di vita vissuta, quei momenti topici, quelle circostanze che tutti abbiamo vissuto e tutti rivivremo, all'infinito, fino alla fine dell'era dell'uomo.
Le situazioni a cui mi riferisco sono, per esempio:

- mettere il tappo al bicchiere invece che alla bottiglia dopo aver bevuto;
- schiacciare più forte i tasti del telecomando quando non cambia canale ( pur sapendo che è un problema di pile scariche);
- stendere la roba appena lavata e accorgersi che l'unica cosa che manca è un calzino;
- suonare il campanello di qualcuno quando si vuole accendere la luce nella scala ( ciò si verifica più frequentemente in caso di rientro a casa lievemente ubriachi).

Se vivete con i vostri genitori, allora ad alcune situazioni sarà abbinata tutta una serie di frasi, che non importa in quale lingua vengano pronunciate e a quale latitudine si verifichino i fatti, ma saranno sempre, invariabilmente le stesse:

situazione 1:

- suona il telefonino che è in cucina, tu ti alzi dal divano e vai di corsa a rispondere, giri l'angolo, entri nella stanza e PEM, il tuo mignolo del piede destro si schianta contro l'angolino in basso della credenza. Lacrime dagli occhi, imprecazioni di dolore, bestemmie opzionali. Tua mamma fa capolino e ti dice "Se non andassi in giro scalza..."

situazione 2:
- Stai cercando qualcosa, non importa che cosa. Non lo trovi.
tu: "Mamma, dov'è X?"
mamma: "Al suo posto."
tu: "Mamma, al suo posto non c'è."
mamma: "Ma hai guardato bene?"

Dai ancora una guardatina, la cosa che cerchi non c'è, quindi ritorni di là.
tu: "Mamma, ho guardato di nuovo, ma non c'è."
mamma:" ci devo andare a guardare io?"

la mamma parte, va a cercare dove hai cercato tu finora, la cosa che cerchi si spaventa e PLOP, compare!
mamma "To'."

lunedì 26 gennaio 2009

otto e mezzo

Stasera sono di umore relativamente malinconico. Non sono ancora a livelli di bar fumoso-blues-bicchiere di bourbon, ma il tempo uggioso ha avuto la meglio sul mio carattere in generale piuttosto solare.
A farmi compagnia ci sono un bel libro che mi aspetta sul comodino e una canzone di Nacho Vegas, una recente scoperta che devo al mio amico Raùl, bluesman, beatlesiano convinto e divoratore di qualsiasi cosa scritta gli capiti per le mani.
grazie.


Y ahora que te oigo llorar En lugar de ir hacia a ti me vuelvo a anestesiar Y me limito a subir el volumen del televisor O me concentro en recordar para no pensar en ti Que tendría que llamar que alguien venga a reparar La gotera de una puta vez Que ya cansé de recoger litros de agua gris Gris como un metal que un día relució y que ahora es suciedad ¿Cómo se hace para amar lo que quise despreciar ya una y mil veces? Seré muy breve: te he perdido y esto duele.

Questi sono i versi finali della canzone che si chiama Ocho y medio, a mio parere una delle migliori compagnie quando siamo un pochino pensierosi e ci piace crogiolarci in questo stato.
Non sempre combattere la malinconia è utile; a volte è meglio aspettare che passi da sola.
Dopotutto, come disse qualcuno, domani è un altro giorno.

domenica 25 gennaio 2009

il ripiano della scrivania

Dio creò il mondo in sette giorni.
E si nota.
Altrimenti, come avrebbe potuto un essere onnipotente permettere che rimanessero enormi spazi di Caos primigenio, peraltro localizzati in gran parte nella mia stanza?
Il ripiano della mia scrivania è il centro nevralgico del disordine ( il Demiurgo farebbe fatica a far entrare tutto nel calderone): vari tipi di penne e matite vagano sparute tra nuvole di fazzoletti di varia consistenza e ripieno, biglietti di ogni forma e colore formano un sottobosco variopinto habitat ideale di forcine per capelli ed elastici vari, cd e libri troneggiano in bella vista sotto una spolverata di candide briciole di cracker, mentre il pc svetta al centro del piano quale imponente Anapurna da camera.
Insomma, c'è casino.
il ripiano della scrivania è dove poso tutto, dove stanno le cose che mi servono, dove qualche volta si perde qualcosa e viene trovata nel momento più insperato.
Un po' come nella mia testa.
anche qui c'è di tutto: immagini, suoni, nomi, visi, dati immagazzinati che a volte per sbaglio vengono spediti nel posto sbagliato e non si trovano che molto tempo dopo.
questo blog vorrebbe essere come il ripiano della mia scrivania e la mia testa: ci si può trovare qualsiasi cosa, e anche se sembra disordinato, tutto ha una sua logica.