lunedì 26 gennaio 2009

otto e mezzo

Stasera sono di umore relativamente malinconico. Non sono ancora a livelli di bar fumoso-blues-bicchiere di bourbon, ma il tempo uggioso ha avuto la meglio sul mio carattere in generale piuttosto solare.
A farmi compagnia ci sono un bel libro che mi aspetta sul comodino e una canzone di Nacho Vegas, una recente scoperta che devo al mio amico Raùl, bluesman, beatlesiano convinto e divoratore di qualsiasi cosa scritta gli capiti per le mani.
grazie.


Y ahora que te oigo llorar En lugar de ir hacia a ti me vuelvo a anestesiar Y me limito a subir el volumen del televisor O me concentro en recordar para no pensar en ti Que tendría que llamar que alguien venga a reparar La gotera de una puta vez Que ya cansé de recoger litros de agua gris Gris como un metal que un día relució y que ahora es suciedad ¿Cómo se hace para amar lo que quise despreciar ya una y mil veces? Seré muy breve: te he perdido y esto duele.

Questi sono i versi finali della canzone che si chiama Ocho y medio, a mio parere una delle migliori compagnie quando siamo un pochino pensierosi e ci piace crogiolarci in questo stato.
Non sempre combattere la malinconia è utile; a volte è meglio aspettare che passi da sola.
Dopotutto, come disse qualcuno, domani è un altro giorno.

3 commenti:

  1. Mah, ti dirò, a volte se aspetto che passi da sola non passa, e urgono maniere forti per scacciarla (tipo overdose di Friends o qualsiasi altra cosa che faccia ridere)...

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  2. vero a volte un pò di malinconia non fa male...aita a pensare e riflettere per tornare più combattive di prima... l'importante è non adagiarsi in quello stato

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