venerdì 30 gennaio 2009

Calici di fuoco, Smoke on the water e patate a colazione.

Parlo con voi. Vi scrivo. Vi leggo. Vedo le foto in cui mi etichettate rigorosamente. Ascolto le canzoni che mi mandate. Rido con i commenti che mi lasciate. Mi sento quasi come se fossi lì.
Ma sono a 1427 km di distanza.
Mi sento come se non me ne fossi mai andata anche perché fate di tutto per farmi sentire ancora lì con voi, mi raccontate di voi e delle avventure del sabato sera, mi dite com'è andata la vostra giornata e mi chiedete della mia, mi parlate di persone e cose come se semplicemente io fossi andata "un momento di là". Non immaginate come vorrei essere lì, anche solo per un paio d'ore, per condividere un calice di fuoco con Leti e le ragazze, per guardare Toño e Carlitos che giocano a freccette, per fare due passi con Javi, per fare colazione con Carlos e Tiñìn, per giocare un kinito con Juanjo e Isra, per vedere la Rubia che si destreggia tra bicchieri e tappi di Coca Cola, per guardare con la coda dell'occhio Jesùs che sceglie i dischi nel suo angolino, per sentire le battute caustiche di Nacho, magari dopo un concerto dei Buscabarras.
E tutto questo, nonostante la parte genovese dei miei amici sia fantastica. e lo dico sul serio.
Ma io lì ci ho lasciato il cuore. E tante altre cose, che prima o poi passerò a riprendermi.
Para todos los que sois, simplemente, tal como sois.

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