giovedì 16 aprile 2009

Vignette, rughe in mezzo alla fronte e lacchè

ecco quanto apparso su un blog collegato al quotidiano La Stampa, firmato da "Dragor":

Vauro, censura o paura?
Lo dico subito: fra Santoro e Vauro, dovrebbe andarsene il primo. E' notoriamente fazioso e fa il suo mestiere, visto che c’è una verità per ogni partito e che i partiti si sono spartiti la RAI. Ma per quanto riguarda il terremoto, ha superato i limiti. Non ha il diritto d’insultare la Protezione Civile e i pompieri dicendo che i soccorsi sono stati inefficienti. Altro che ammonirlo, il direttore avrebbe dovuto cacciarlo via, perché è vergognoso mentire su una questione delicata come i soccorsi ai terremotati. Nel grossolano tentativo di screditare il governo, Santoro ha mancato di rispetto al suo paese. Ha peccato di malafede, perché pur essendo diretti dal governo Berlusconi, il suo vero bersaglio, i soccorsi ai terremotati sono stati così efficienti da meritarsi perfino gli elogi della TV francese che di solito non perde un’occasione per ironizzare sull’Italie éternelle, la comédie à l’italienne e les malheurs de Polichinelle. Santoro cerca la provocazione per attirare pubblico, ma stavolta ha solamente mentito. (...) Perché la RAI è servile e accomodante anche quando finge di provocare con giornalisti dalla faccia seria, la ruga in mezzo alla fronte e l’accento romano.

E' esattamente ciò che penso di Santoro.

Se volete leggere il post intero ( secondo me ne vale la pena) lo trovate qui
http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2009/04/vauro-censura-o-paura.html

2 commenti:

  1. concordo con ciò che dice su vauro cioè che non era da cacciare. ma su santoro non concordo pienamente... la verità l'ha detta... mi spiace ma conosco gente direttamente in abruzzo che ci riferisce che la protezione civile non fa tutto quel che deve... ovvio che tanti fanno molto ... ma parlando in generale della protezione civile molti sono stati sorpresi a non lavorare e a mandarare aiuti solo alle persone più importanti, o nelle località principali e non nei paesini. fortuna ci sono molti volontari.

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  2. premetto che non sono un simpatizzante di Santoro dai tempi di "Sammarcanda" ma nelle due ultime polemiche in cui è stato coinvolto offenderei la mia intelligenza e tradirei quella che chiamo onestà intellettuale se non fossi assolutamente concorde con le cose dette da Santoro. La trasmissione non l'ho vista in diretta ma sul pc soffermandomi di tanto in tanto.
    Pongo alcuni elementi di riflessione: da ottobre c'erano scosse telluriche e da dicembre il fenomeno era di molto in crescita. Anna, blogger dell'Aquila ne parla circa una decina di giorni prima lamentando una certa insofferenza. Compito della protezione civile è lavorare sulla prevenzione. In occasione della morte del Papa o della giornata della gioventù cattolica, i volontari distribuiscono acqua e assistenza a chi sta nelle code. Questo è un esempio preventivo. Nelle due caserme dei vigili del fuoco dell'Aquila e Avezzano c'erano al momento del sisma 19 vigili del fuoco. In un contesto di pericolo sisma questo è intollerabile da chi dovrebbe proteggerci. Questo non vuol dire buttare discredito sui vigili del fuoco che sicuramente si sono dati in ogni energia sia che fossero in 19 sia che fossero 8 sia 50.
    Il problema reale che ho percepito è quello che Travaglio illustra ad inizio trasmissione.
    La Ricostruzione.

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